I buoni del tesoro poliennali sono dei titoli di credito o di debito, emessi periodicamente dallo stato, più specificatamente dal mistero dell'Economia e delle Finanze, con la finalità di coprire il debito pubblico. A ricevere questi titoli sono gli imprenditori, i quali, grazie a delle obbligazioni, ottengono il diritto al rimborso della somma prestata all'emittente all'inizio della procedura, più una percentuale d'interesse, fruttato sulla somma investita inizialmente, tramite un flusso cedolare periodico. Gli interessi vengono recepiti dall'investitore durante il periodo che intercorre tra l'acquisto del buono e la sua scadenza (la quale avviene ogni quattro anni), mentre la somma versata in prima battuta, viene restituita alla scadenza precisa del titolo. Sostanziale, per non confondersi, è capire la differenza rispetto al buono del tesoro ordinario, il quale viene utilizzato per coprire il deficit durante un breve periodo e non vede le cedole come mezzo di pagamento periodico nei confronti di chi ha investito.
L'influenza sullo spread
Avete mai pensato a che funzione hanno all'interno del mercato italiano ed europeo? Bhe, sicuramente non sono indifferenti allo spread italiano, il quale viene stabilito sulla base del rendimento dei BTP. Per capire il diverso rendimento tra due titoli di stato, che spesso lo si fa prendendo come punto di riferimento i Bund tedeschi (i più affidabili in Europa), si può osservare lo spread: in aumento quando il rendimento dei titoli italiani resta fermo e quello del Bund scende e, più frequentemente, nella situazione opposta, ovvero quando il BTP sale e il Bund resta invariato.
Rischi e rendimento
Non si può assolutamente non tenere conto dell'indice di rischio che viene a crearsi con il rendimento di un'obbligazione: la possibilità che l'emittente non restituisca il capitale versato, mediante le parcelle, è proporzionale al rendimento investito. Per questo motivo se lo spread tra i titoli dovesse aumentare, significherebbe che la resa dei btp si muove in ascesa e ciò si sintetizza come una percezione del nostro titolo, da parte del mercato, come poco sicuro rispetto all'altro. Il ministero percepisce vicino il rischio di default del paese se la differenza è in ascesa, perché i titoli perdono prezzo e, parallelamente, rendono di più perché visti con pericolo. Il tutto, crea preoccupazione da parte del governo nazionale, il quale si mobilita per rendere più desiderabili i titoli da acquistare: offre cedole più alte agli acquirenti a discapito però del bilancio statale, il quale si altera vedendo un aumento deficit .