L'ipertensione arteriosa è una patologia che fa sì che la pressione del sangue all'interno del sistema circolatorio sia più elevata del necessario: tale condizione fisiologica comporta un incremento del carico di lavoro del cuore. Il nostro corpo pone in essere una serie di meccanismi che hanno lo scopo di tenere la pressione arteriosa sotto controllo, non solo a livello del cuore, ma anche in corrispondenza dei reni e dei vasi sanguigni. I farmaci che vengono utilizzati per contrastare l'ipertensione possono essere distinti in quattro categorie differenti a seconda del loro meccanismo di azione, che dipende dal sito di controllo pressorio. Ce ne parla nel dettaglio la farmacia Pelizzo, una farmacia di turno a Udine che offre un efficiente servizio di misurazione della pressione e di esami del sangue in farmacia.
Ci sono, infatti, i farmaci diuretici, che svolgono una specifica azione sull'equilibrio sodio-acqua; i farmaci simpaticolitici ad azione periferica o ad azione centrale, la cui azione riguarda il sistema nervoso ortosimpatico; i farmaci calcio-antagonisti e vasodilatatori, che intervengono sulla resistenza vasale periferica; e, infine, i farmaci ACE-inibitori, che agiscono sul sistema renina angiotensina aldosterone.
I farmaci da soli, però, non sono sufficienti per una cura appropriata dell'ipertensione, la quale – infatti – presuppone anche un approccio non farmacologico, a prescindere dal grado e dalla categoria del disturbo: ciò vuol dire, in primo luogo, tenere sempre monitorato il peso corporeo, ma anche sottoporsi ad attività fisica in maniera costante e a ritmi regolari. L'alimentazione svolge un ruolo primario in questo senso: seguire una dieta equilibrata non vuol dire solo limitare gli eccessi, ma anche diminuire la quantità di sale che si è abituati a utilizzare per i condimenti. Dai beta-bloccanti agli antagonisti recettoriali dell'angiotensina, dunque, l'azione dei farmaci deve sempre essere combinata con uno stile di vita sano.
Anche per questo motivo, una volta che è stato diagnosticato uno stato di ipertensione, è consigliabile prima di tutto intervenire sulla propria alimentazione e modificare lo stile di vita; solo in un secondo momento, se la situazione non è cambiata, si può dare il la alla terapia farmacologica, che si pone lo scopo di riportare i valori pressori a non più di 90 di minima e a 140 di massima. Si può ricorrere a una monoterapia o a una politerapia in base alle circostanze e prendendo in considerazione lo storico clinico del soggetto, i fattori ereditari, la compresenza di malattie metaboliche o la storia pregressa di eventi cardiaci. I diuretici, in particolare, servono a diminuire la concentrazione nel plasma del sodio, così da abbassare il volume plasmatico: in questo modo si verifica un calo della gittata cardiaca.