La ricerca e selezione del personale diventa smart nel 2025: per venire incontro alla crescente richiesta di una maggiore flessibilità, sia da parte dei dipendenti che delle aziende, lo smart recruiting permette di rendere completamente digitale e online il processo di selezione e di espandere la ricerca di talenti fuori dal proprio bacino geografico di riferimento. Inoltre, consente di ridurre notevolmente il processo di ricerca e selezione, che può costare (anche in termini economici) delle perdite notevoli per l'azienda.
Il seguente articolo vuole essere una guida al digital o smart recruiting, per esplorare tutte i benefici derivanti da una ricerca e selezione completamente online, grazie agli strumenti digitali e i canali di diffusione ottimali.
Ricerca e selezione digitale: è possibile?
Il processo di ricerca e selezione può essere piuttosto lungo e tortuoso e si articola in diversi periodi: solitamente parte dall’impresa che contatta l’agenzia, assegnandogli l’incarico di ricercare possibili candidati per una posizione lavorativa. Quindi l’agenzia conduce una ricerca interna ai propri database o tramite canali di job posting: tra tutte le possibilità, si seleziona un gruppo di potenziali candidati e si effettua una prima selezione dei profili. Tradizionalmente, questo processo prevede una serie di colloqui dal vivo e una gestione manuale delle candidature ma oggi, grazie agli strumenti digitali, è possibile ottimizzare i processi in modo rapido e altrettanto puntuale.
Infatti, lo smart recruiting semplifica le assunzioni e permette di accedere a un bacino di candidati molto più grande: questo aspetto, in un mondo globalizzato, rappresenta un vantaggio estremamente competitivo. Grazie all’uso di piattaforme centralizzate, è possibile garantire un’ottima organizzazione e una maggiore trasparenza.
Al termine di questa fase, il candidato ritenuto idoneo e pertinente rispetto alla posizione aperta viene scelto e contattato per procedere alla fase di proposta lavorativa vera e propria. Se il candidato accetterà la proposta, si passerà a una fase di onboarding vera e propria.
Le best practices dello smart recruiting
Al fine di gestire il processo di selezione a distanza, ridurre attriti e possibili errori, il ruolo lavorativo dev’essere ben definito. Dunque, si devono mettere in evidenza la descrizione del profilo e le competenze richieste, in modo che le candidature siano in linea con le esigenze dell’impresa.
Ad esempio, l’utilizzo di tool di video interviste da remoto è ottimo per condurre i colloqui lavorativi in modo semplice e professionale, senza la necessità di un incontro vis-a-vis.
Un altro possibile aiuto viene dai test di valutazione online per analizzare le competenze tecniche e attitudinali, così da avere un quadro oggettivo delle loro abilità e facilitare la fase di selezione finale.
Si ricordi che la comunicazione deve avvenire in modo trasparente e costante; quindi, è opportuno fornire dei feedback che possano aiutare i candidati a migliorare alcuni aspetti ed enfatizzarne altri. Questo è estremamente utile per ridurre il senso di frustrazione.
Inoltre, le agenzie per il lavoro conoscono i migliori strumenti digitali e canali che possono aiutare nella ricerca e selezione dei migliori talenti sul mercato del lavoro.
In primis, le bacheche di lavoro sono uno strumento prezioso per aumentare l’esposizione dell’azienda e della posizione lavorativa ricercata: spesso è possibile pubblicare uno stesso annuncio su più canali contemporaneamente, il tutto con un solo click. Anche i canali social media possono essere uno degli strumenti migliori per connettersi con candidati provenienti da diverse generazioni.
Insomma, nel 2025 lo smart recruiting si rivela un metodo estremamente vantaggioso per le aziende, non solo perché consente di ampliare il bacino di ricerca e attrarre i migliori talenti disponibili grazie a un’oculata diffusione degli annunci di lavoro sui portali più idonei, ma anche perché consente di ridurre notevolmente i tempi e i costi di tale processo.