1) Le cesoie manuali
Le cesoie manuali per il taglio delle lamiere sono, chiariamolo, di norma manuali solo per quanto riguarda il loro controllo, perché sono in realtà alimentate a corrente o pneumaticamente; in questo modo la forza esercitata è enormemente maggiore, e l’azione umana è limitata a guidare lo strumento lungo la sagoma di taglio. Sono uno strumento robusto, ma poco preciso, e sono quindi solitamente utilizzate nelle fasi iniziali per sbozzare, dal nastro di lamiera, le forme generali dei pezzi che verranno poi rifiniti per arrivare al risultato desiderato.
2) Le forbici
Queste sono invece vere e proprie forbici, che vengono utilizzate a mano: non sono molto differenti nella loro struttura, da quelle che usiamo per tagliare la carta, la stoffa o altri materiali, se non nel fatto che sono estremamente più affilate e soprattutto molto più robuste, per poter tagliare la lamiera. Curiosamente, servono forme diverse per tagliare a destra o a sinistra, e ancora diverse per andare dritti, e quindi è sempre necessario avere almeno tre diverse forbici a disposizione per effettuare le lavorazioni.
3) Lime
Il problema del taglio manuale della lamiera è che il metallo appena tagliato presenta dei bordi affilati quasi quanto le lame che l’hanno tranciato, e può quindi causare ferite anche molto gravi all’operatore che lo maneggia. Per ovviare a questo tipo di problema esiste una serie enorme di lime di diverse misure e finiture, con le quali è necessario ripassare tutti i bordi per renderli sicuri.
4) Trapani
Anche qui, come accade per le cesoie manuali, l’alimentazione può essere pneumatica o elettrica, in base alla disponibilità del laboratorio. Un buon trapano da lamiera è dotato di regolatori di potenza e rotazione, e soprattutto dei necessari blocchi di sicurezza per proteggere l’operatore; essendo sottoposto a poca usura, se corredato di punte di alta qualità e sottoposto a regolare manutenzione è uno strumento che potrà rimanere in opera per molti anni.